Vuoti.
La confusione dentro la nostra anima, quella che ci fa sentire vuoti, e' una forma fisiologica del nostro intimo, che cresce, cambia, si evolve. A volte arriva come un'onda nel mare piatto, inframezzata da dolci e vere risate serene, abbracci. Normalita'. Mancano le parole, nel nostro vuoto.
Dal pianeta dove arrivo, l'amore e' un'ancora da piazzare nei momenti piu' inaspettati. Nel vuoto o nel mercato del quotidiano, nella solitudine di un momento o nell'abbraccio piu' proibito. Nel silenzio e nel sesso piu' sfrenato. Non riesce ad andare e venire, l'amore. E' onnipresente, quasi fastidioso a volte, ingombrante. Ma e'. E non esiste contraddizione nemmeno nelle anime piu' contraddittorie. In qualunque modo lo si consumi, in qualunque tempo. Perche' e' l'amore stesso che e' contraddittorio. In se'. E quando c'e', c'e'. Nelle sue forme in continuo cambiamento, noi possiamo non accettarlo con i modi e le forme che si presenta, e' vero, questo possiamo farlo, ma una volta compreso, ci e' chiaro dentro. Anche se lo rifiutiamo, anche se non accettiamo la sua forma e i suoi tempi, anche se decidiamo di non viverlo. Lui c'e'. Altrimenti sarebbe altro. E poco importa come questo amore viene consumato. Perche' l'amore e' sempre affamato del TUTTO. L'amore vince sempre. L'amore comanda, ordina. Impone. La corsa verso i giochi puo' stancare il fiato, ma non il sentimento. E dopo silenzio e sangue, esso riprende a richiedere il respiro, l'abbraccio, il bacio. A dare e chiedere anche il semplice furto di NOI. Dovunque. L'amore non libera verso l'infinito, ma verso dentro di noi. Uno puo' maledirlo per questo, puo' rifiutarlo, ma se invece lo si vive, in cambio ti lascia cose inimmaginabili. Si puo' mentire o tradire, per amore.
E le parole dette risuonano nel sentirsi vuoti, e forse ricoprono qualcosa di diverso. Quel vuoto. Perche' l'amore e' diverso dall'innamoramento. Sono due cose diverse. Il mio parlare, apparire, insistere forse, ha spinto verso la direzione dell'innamoramento, verso un viaggio grandioso. un semplice passaggio sopra una carrozza spedita verso un altro pianeta. E una volta arrivati, l'innamoramento ringrazia e se ne va. Come un biglietto per arrivare in qualche posto e una volta arrivati non serve piu'. Ma non e' amore.
La confusione dentro la nostra anima, quella che ci fa sentire vuoti, e' una forma fisiologica. Ed e' anche una cartina tornasole per distinguere l'innamoramento dall'amore. Io amo. E come sai, caro TANTORUMOREPERTUTTO, l'innamoramento l'ho tenuto segreto per molto tempo. Un biglietto che ho usato per scendere alla fermata dell'amore. Dove ho trovato un mondo da esplorare. Sublime. Unico. L'innamoramento era ben chiuso in una cassaforte che e' stata scardinata. Usando come chiave l' amore.
Alcuni partono dall'alto, io dal basso. Ci si avvicina e ci si incontra. Poi la strada continua. Una verso l'alto. Una verso il basso.
L'incrocio delle due strade e' esplosivo. E non e' stato messo mai in discussione. Perche' le parole erano chiare, precise, infinite, molte. E nelle contraddizioni del percorso, quelle mi appartengono come vere.
Non amo a tempo, e le parole dette, anche se "virtuali" attraverso una cam, una chat, una mail, un telefono o di persona, erano come sempre vere, forti, importanti. Senza contraddizioni. Ingombranti. Ma non abbastanza da riempire un vuoto che senti. Se esso non e' solo fisiologico. Temporaneo. Onorabile. Sacrosanto.
Io amo. E non ha una data di scadenza. E questo non permettera' mai di sparire. Ma senza nessuna pressione resto in disparte. A disposizione per ogni gesto o parola che sara' utile.
Sei libera, anzi L.I.B.E.R.A.. Di amare o di ricordare l'innamoramento che ti ha portato fin qui.
Ieri e oggi sono state giornate forti, per me. Due situazioni piu' grandi di me.
Sono poco lucido, credo. Stanco sicuramente.
Vorrei dire altre cose. Ma ora basta.
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