Permettimi di tenere per mano questo tempo, adesso che mi hai portato fin qui. TANTORUMOREPERTUTTO e poco rumore per le cose che davvero lo meriterebbero. TANTORUMORE per notizie inutili, programmi stupidi, persone furbe, finzioni confezionate, ipocrisie riscaldate, frodi ripetute e poche per avvenimenti importanti, sensazioni reali, colori dei sogni, persone speciali, pensieri diversi, amore. Quelle che nel mondo esistono e quelle che esistono nel mondo dentro di me. Sensazioni ed emozioni che dirompono dentro di me.
Oggi è il primo dei giorni che mi restano da vivere.
Oggi è l'ultimo dei giorni che mi restano da vivere.

martedì 19 giugno 2007

Ho perso.


Le previsioni del tempo dentro la mia testa sono non pervenute. E vorrei essere o non essere un serial killer per avere la presunta giustificazione di sparare. E sparare ancora su cose e persone. Incapace di trovare qualcuno per poter parlare, mentre corro sopra qualcosa che non ho capito cosa è. Cazzo.
Perché la gente, quella di cui non me ne frega un cazzo, non capisce guardandomi negli occhi che NON VOGLIO ESSERE ROTTO I COGLIONI? Ci sono momenti in cui dovrei chiamare qualcuno per farmi aiutare anche solo ascoltandomi. E non lo faccio. Il mio essere distrutto adesso è palese. Non dormire è l'ultimo dei pensieri. Voglio stare sveglio. VOGLIO STARE SVEGLIO. E aspetto un divano libero da amici che non chiederanno nulla, ripassando dai cassetti per prendere qualcosa da mettere il giorno dopo. Un giorno dopo che adesso mi sembra così lontano. E scrivere a te TANTORUMOREPERTUTTO è anch'esso un segno di debolezza. Io ho perso. E nel silenzio di questo blog risuonano tutte quelle parole che non arrivano dalle persone che in questo ultimo periodo hanno letto le mie nei loro rispettivi blog. Mi attacco anche a questo? e perché no? io ho perso e spero presto di prenderne atto. Rincorro forti sensazioni che sono o belle o brutte. Quelle del mezzo mi fanno incazzare oltre a non lasciarmi granché dentro. Raccolgo qualcosa e sul divano straniero mi invento di recuperare forze che adesso non sono colorabili. E quando sentirò di invadere lo spazio altrui cambierò stanza, cambierò amico, cambierò percorso stradale che mi fa galleggiare fino al lavoro la mattina. Io ho perso. E questo è un fatto. Il futuro adesso è distante anni luce dal mio presente. Accettare i fallimenti è molto, ma molto difficile. Ci sono cose che vorrei non aver fatto e cose che non vorrei perdere. E adesso non mi importa chi leggerà queste parole. E' difficile chiedere aiuto, prima bisognerebbe imparare a farlo e poi farlo. Bene. Sono solo, adesso. Adesso ho perso.

1 commento:

Anonimo ha detto...

di qualunque cosa tu senta il bisogno di parlarmi, sai dove trovarmi.
n.