Piano e forte.
Cosa e come si è quando si ama? Un equilibrio sopra la follia. Un abbraccio che apre il cuore scoprendo cose nascoste che si inventano. Un prato immenso di colori struggenti da quanto sono belli, affonda senza pietà nel cuore dell'altro per prendere e dare tutto quello che si può. Per scoprire che esiste un oltre che prima non esisteva. Per se stessi e per l'altro. Non importa la direzione, ma solo l'indicazione del momento che ci sconvolge l'esistenza. Lasciando che questi momenti siano consecutivi, molteplici. Scoprendo che potrebbe essere direzione essa stessa. Inaspettata, sorprendente, inattesa, diversa dai pensieri razionali che si possono fare prima di incontrare cotanta verità. E più e alto questo universo, più è alta questa galassia colorata, più è accecante e più manca quando per un ora, un giorno o una settimana non esiste, non è presente. Cinque minuti e quindici secondi di Ryuichi Sakamoto per accompagnare delle parole deviate da tanto pensare e tanta forza consapevole e pazza, bagnata di speranza per guardare la vita con occhi che uniti ad occhi altri, diventano presente da bere d'un fiato, sgretolando la quotidianità, la noia, la vita al di fuori di questo amore, la vita che a volte nel quotidiano ci assale e ci ingrigisce, ma ritrovando all'interno di quella galassia inventata e colorata, un senso della vita. In seno all'amore che appare incandescente quando è vero. Ridere anche se cinque minuti e quindici secondi non sono sufficienti per accompagnare queste parole, o forse sono troppi per coccolare queste pazze parole. Ma ogni secondo è buono per sentirne il sapore, dell'amore. Anche nel grigio che mai deve sovrapporsi allo sguardo e all'abbraccio di due persone innamorate davvero. Mi è accaduto. E l'amore che sento reclama il suo colore. Sempre.
L'abbraccio che si sposta verso la luce con ritmi e pensieri che a volte non sono controllabili. Ma mai fermi. La luce si sente, ci scalda, ci ama perché scaturita dall'amore stesso.
Un solo secondo della mia giornata non è riuscito ad allontanarsi da te. Ho freddo.
1 commento:
ne ho una per la lettera J: johnny bravo
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