Permettimi di tenere per mano questo tempo, adesso che mi hai portato fin qui. TANTORUMOREPERTUTTO e poco rumore per le cose che davvero lo meriterebbero. TANTORUMORE per notizie inutili, programmi stupidi, persone furbe, finzioni confezionate, ipocrisie riscaldate, frodi ripetute e poche per avvenimenti importanti, sensazioni reali, colori dei sogni, persone speciali, pensieri diversi, amore. Quelle che nel mondo esistono e quelle che esistono nel mondo dentro di me. Sensazioni ed emozioni che dirompono dentro di me.
Oggi è il primo dei giorni che mi restano da vivere.
Oggi è l'ultimo dei giorni che mi restano da vivere.

domenica 27 maggio 2007

Non siamo tutti uguali.

E non sono simboli. Ma vita, cazzo! Questo insegnano le rockstar, gli artisti. Che non e' vero che vale tutto, che esiste sempre una giustificazione, ma che dentro di noi esistono dei suoni e dei valori che non transigono sporcature. La sensibilita' resta fuori e distante dall'immondizia che ogni giorno dobbiamo subire, sopportare, ingoiare. Non eroi o extraterrestri, ma anime d'artista che vivono nel rumore del treno che ci circonda, si distruggono per sensazioni uniche al mondo, piuttosto che sporcarle. L'insieme dei secondi che trascorriamo sulla terra sono bombardati da giustificazioni, dai ma, dai non so, ma quando Eddie Vedder grida, lo fa predicando e incazzandosi contro tutto l'esterno che ambiguo si infratta ad ogni spigolo, buio o luminoso, implorando a tener duro e continuare a percorrere un percorso che dentro sentiamo, seppur poco chiaro. Il mondo dentro, ho definito nelle prime righe di questo TANTORUMOREPERTUTTO, che esplode e riposa dentro di me con la regolarita' di un orologio che si alimenta ad emozioni, senza pila, senza motore e senza lancette dei minuti e delle ore, ma solo secondi.
Mi piace ragionare sul "dentro di me" per vivere il fuori del modo nella maniera piu' profonda e importante e viva che posso. E va protetto questo dono, dentro. Il prezzo e' trascorrere del tempo usando il cervello, senza farne una malattia e senza perdere quel senso di sorprendersi che ancora sentiamo, noi, piccoli bambini curiosi. Devo assimilare dei pensieri che sono solo miei, perche' se provassi a ragionare per altri, rinnegherei il mio modo di comprendere le cose e le persone, perche' il pericolo della razionalita' o della logica che ritengo sopravvalutata o del giudizio, e' dietro l'angolo. E io non voglio caderci. Nemmeno slalomando tra le mie contraddizioni. Ma avere dei principi ferrei e decidere di scegliere di perseguirli non significa essere schiavi della logica, ma preservare dei sapori rari. Questo e' un diario, dicono i blogger, dove qualcuno scrive decidendo cosa scrivere e quanto svelarsi, ma nell'amore che respiro, sarei sconvolto e sorpreso se qualcuno che rispetto e che dice di amarmi aprisse una scatola di giochi senza permesso...e non mi sento strano a pensare questo, e non lo riporto a regole banali o razionali su cui dovrei soprassedere, ma alla scatola di attrezzi che un sentimento puro, sublime, dovrebbe sempre portare con se. Faccio i conti con i miei limiti, se questo lo e', e nella conoscenza di una persona che nemmeno conosco, riesco a SENTIRE queste note stonate che ogni tanto risuonano in uno spartito scritto con piacere. E non transigo. Non su questo. E' solo il mio pensiero che riguarda me, senza nessun giudizio, solo un pensiero diverso. Ognuno e' libero di percorrere le proprie strade nel modo che preferisce. Loro non possono imporre a me quel metodo di vivere le emozioni, io non voglio imporre il mio. Non sono un predicatore, ho solo un pensiero diverso, preciso, collaudato sulla mia pelle, e inattaccabile. Punto. E uso questo blog perche' le sensazioni sono molte e forti, voglio svelarmi cosi' come sono a TE, perche' una volta, una persona molto importante mi disse che condividere alcune emozioni, alcuni pensieri, alcuni sogni e' come metterli nella banca che e' dentro la persona che hai di fronte, e prima di appoggiarli devo essere sicuro di dove li sto mettendo. Io lo sono. E l'amore per te aumenta pensando che i tuoi, li appoggi dentro di me. Quotidianamente. Raccontare come ti rispetto, dando il valore giusto a questa parola cosi' svalutata, commercializzata, venduta, standardizzata, persa, e' una cosa importante per me, e' un pezzo importante per comprendere le mie emozioni. Il rispetto ha delle regole che vanno oltre la mia debolezza di amare, curiosare, invadere: tu prima di tutto. E sai cosa ti dico?...nell'universo dove passeggiamo, nel liquido perpetuo dove naviga il mio sentimento per te non e' solo una regola fondamentale e imprescindibile, ma non e' nemmeno una forzatura, il mio amore per te e' puro, e non farlo e' piacevole, quasi eccitante.
"Non siamo tutti uguali", potrebbe urlare il popolo.
Appunto: "non siamo tutti uguali", lo dico io.
E ora urla ancora per me Eddie. Io tengo duro.

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